ComputerGaming

Le origini del gaming: la storia dagli anni ’50 agli anni ’70

La storia dei videogiochi prende avvio negli anni ’50 ed è straordinario guardare al livello raggiunto solo 70 anni più tardi, toccando delle vette impensabili rispetto a pochi decenni or sono. Risale infatti al 1951 il primo computer ideato per un gioco ma è necessario attendere il 1952 per veder nascere il primo videogioco, OXO: si tratta di una versione rudimentale del classico gioco del tris. Occorrono poi altri sei anni per approdare ad un titolo che si avvicina, con tutte le virgolette del caso, ai giochi più noti. L’ideatore è stato il fisico statunitense William Higinbotham e diede vita al Tennis for Two. Il funzionamento era molto semplice: i giocatori erano due e avevano a disposizione una manopola e un pulsante per calcolare la direzione e avviare il lancio della pallina. Il gioco in questione non è mai stato messo in commercio e rimase per due anni come intrattenimento al Brookhaven National Laboratory di New York, in seguito fu rimosso. Di fatto il decennio degli anni ’50 in termini videoludici si chiude con questa creazione: se da un lato era stato posto il primo mattoncino per un intrattenimento utilizzando il computer, la strada per arrivare ad un videogioco nel significato corrente era ancora tanta.

La prima distribuzione vera e propria avviene nel 1962 con Spacewar!, ideato da un gruppo di studenti del MIT, il Massachusetts Institute of Technology. La trama era molto semplice: sullo schermo di gioco apparivano due astronavi in grado di lanciare i missili, lo scopo era abbattere quella dell’altro giocatore. Ben presto divenne un gioco incluso di default nei computer DEC, ottenendo così il titolo di primo videogioco a larga diffusione della storia. Per la prima console, invece, è necessario attendere il 1966: il prototipo porta la firma di Ralph Baer, un ingegnere tedesco naturalizzato statunitense, e Bill Harrison e la sua commercializzazione avviene nel 1968. Il “Magnavox Odyssey” era lo stadio finale della console, in grado di includere una serie di titoli come tennis e tiro al bersaglio. A questa si aggiunse ben presto una periferica in grado di rendere ancora migliore l’esperienza di gioco, cioè una pistola ottica, pensata per alcuni specifici titoli.

Il decennio degli anni ‘60 si chiude con la nascita di UNIX, uno dei primi sistemi operativi di programmazione, alla base per lo sviluppo della storia del videogame. Tra gli inventori spiccano Ken Thompson e Dennis Ritchie, considerati ormai in maniera unanime pionieri dell’informatica moderna e inventori del linguaggio C.

È dagli anni ‘70 in avanti che inizia la vera ascesa dei videogiochi, con la nascita della Atari nel 1972 e fino all’attuale nona generazione di console (con la Playstation 5 e l’Xbox Series X/S). Oggi il mondo del gaming è molto vasto e comprende decine di comparti, tra cui quello delle piccole app o delle sale da gioco virtuali con roulette live ed altre sezioni tipiche delle sale fisiche: l’offerta è variegata e vasta ma le prime esperienze in ambito videoludico continuano ancora ad appassionare milioni e milioni di fan. Il citato Spacewar! ad esempio si trova ora al Computer History Museum in California ed è meta degli appassionati del genere. Foto di Raila Spindola Raila da Pixabay

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